Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: tanto

Numero di risultati: 50 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Il divenire della critica

252109
Dorfles, Gillo 50 occorrenze

Il divenire della critica

estroflessione dei margini, spesso slabbrati e beanti, offre quel tanto di azzardo, di casualità, che toglie ogni aspetto meccanico all’operazione.

Pagina 107

Il divenire della critica

«dal di fuori», constatando con un certo cipiglio eroicomico un fenomeno che non era per nulla integrato alla vita d’ogni giorno. Oggi non è tanto la

Pagina 112

Il divenire della critica

tiro a segni elettronici, ai gadgets moderni, ai giochi per le masse tanto diffusi in Usa e ormai dilaganti nel mondo intero, d’altro lato manca di

Pagina 113

Il divenire della critica

la scarsa efficacia del Rotozaza di Tinguely, tanto di quello esposto al Guggenheim che di quello che abbiamo visto in azione (in un’altra versione

Pagina 127

Il divenire della critica

tanto delle patine preziose del bronzo, quanto delle rugginose incrostazioni dei rottami di ferro.

Pagina 128

Il divenire della critica

» nella stessa. Invero tanto gli oggetti cinetici «a mano» (come quello di Rickey), quanto quelli meccanici (come quello qui esposto di Calder) sembrano

Pagina 128

Il divenire della critica

neofigurative che, in certo senso, erano valse a «sbloccare» il terreno per tanto tempo irrigidito dall’astrattismo non figurativo. Ma il ripensamento s

Pagina 133

Il divenire della critica

se stesso... o tanto meno di sostituirsi a «qualcosa d’altro». Come si vede già da questi tre esempi (e potrei citarne altri come gli «oggetti» di

Pagina 136

Il divenire della critica

Vien fatto, ogni tanto, di passare davanti alla vetrina di qualche galleria d’arte che espone ancora «quadri dipinti a olio su tela» che ritraggono

Pagina 136

Il divenire della critica

A cosa condurrà questo indirizzo che ho cercato di tratteggiare attraverso le ultime mostre e che si sta sviluppando con tanto fervore e favore non

Pagina 138

Il divenire della critica

«preziosità» esecutiva a cui tanto profondamente sono radicate queste espressioni creative dell’uomo. Non solo, ma è significativo che - anche quando queste

Pagina 150

Il divenire della critica

figurati -, a fondere i due momenti d’un simbolismo privato e spesso criptico, e d’una semanticità esplicita e chiaramente «leggibile». Tanto nei suoi

Pagina 154

Il divenire della critica

’opera; proprio per il fatto che - come per l’oggetto industriale utilitario - ciò che conta non è tanto il momento realizzativo quanto quello

Pagina 159

Il divenire della critica

Questo significa dimenticare che la ragion d’essere di quella indefinibile e tuttavia indispensabile attività che per tanto tempo fu definita

Pagina 162

Il divenire della critica

della pop art aveva avuto la celebrazione dell’oggetto industriale divenuto ormai dominatore della società consumistica statunitense. Tanto l’aspetto

Pagina 166

Il divenire della critica

Come si vede, tanto il primo che il secondo esempio (come del resto quello dell’ambiente di La Pietra con le sue cabine audiovisive in plexiglas o

Pagina 175

Il divenire della critica

la tendenza d’un’arte «concettuale» e povera, e certamente non potevano mancare in questa rassegna. Tanto l’opera di Kounellis, come quella di

Pagina 176

Il divenire della critica

vista semantico, ma, tanto più, rispetto alle altre dimensioni e alle altre valenze del messaggio artistico.

Pagina 18

Il divenire della critica

ad affermare quanto ho detto più sopra (e altrove) ossia come, tanto l’iconicità, quanto la semanticità dell’opera d’arte figurativa, non

Pagina 18

Il divenire della critica

sufficiente a giustificare le recenti situazioni in cui si è indirizzato il corso dell’arte figurativa più attuale e a riscattare, oltretutto, tanto l’accusa

Pagina 183

Il divenire della critica

metaforico-letterario che spesso sconfina in una paradossalità a buon mercato, dove viene a mancare tanto la «sorpresa» informativa quanto l’efficacia

Pagina 194

Il divenire della critica

giudicare, di derivazione tanto americana che europea, e sia forse l’inizio d’un generalizzarsi di modelli creativi non più ancorati ad un particolare

Pagina 202

Il divenire della critica

L’attuale panorama artistico italiano è particolarmente folto di impulsi nuovi e disparati: sarebbe molto arduo darne un quadro compiuto. Tanto più

Pagina 203

Il divenire della critica

tener conto era quello dello schieramento dominante l’arte visiva in questo preciso momento. Tanto più che la nostra intenzione non era quella di offrire

Pagina 205

Il divenire della critica

«arte concettuale». Negli ultimi quattro o cinque anni, tanto in Usa che in Europa, si è venuta sviluppando una vasta ondata di operazioni artistiche

Pagina 208

Il divenire della critica

metaforica ed emblematica. Le sue ricerche non sono rivolte tanto all’uso d’un determinato materiale quanto al «contenuto mentale» d’un evento e di un

Pagina 209

Il divenire della critica

meridionale: anche in lui l’elemento ludico, lo Spieltrieb, non viene mai a mancare tanto nelle composizioni singole - sia metalliche che in materiali

Pagina 209

Il divenire della critica

sistema e che, tuttavia, è destinato ad assumere un peso sempre più rilevante tanto nelle vere e proprie comunicazioni di massa, che nell’applicazione

Pagina 220

Il divenire della critica

veder fotografate, numerate e firmate (e vendute a caro prezzo) le «poetiche» operazioni compiute con tanto disinteresse e tanta passione sulla natura

Pagina 220

Il divenire della critica

Naturalmente occorre subito premettere che, dicendo «computer art», intendo riferirmi tanto a quelle figurazioni realizzate sulla base d’un preciso

Pagina 225

Il divenire della critica

oggetto estetico. Oggetto estetico, che, ovviamente, dovrà sempre partire da una matrice soggettiva, tanto se questa matrice sarà piuttosto evanescente

Pagina 237

Il divenire della critica

accompagnano quelle visive; di espressioni verbali frammiste a quelle sonore o visuali; ecc. In altre parole: di aver fatto ricorso, non tanto a fenomeni

Pagina 240

Il divenire della critica

una crisi dell’oggetto, tanto nel campo dell’estetica industriale che in quello delle arti plastiche, era evidente; ma era meno logico che tutti si

Pagina 249

Il divenire della critica

non sembra del tutto legittima; tanto più se ammettiamo che là dove si sviluppa una qualsivoglia forma artistica, là si debba anche constatare la

Pagina 258

Il divenire della critica

Si consideri inoltre il tanto discusso problema dello stile. È noto che il cosiddetto «stile d’un’epoca» (e anche, sotto certi aspetti, lo «stile d

Pagina 262

Il divenire della critica

«classici», che sarebbero presenti non solo nell’autentica età barocca (1600-700), ma in ogni epoca e civiltà artistica. (Tanto da far coniare all

Pagina 262

Il divenire della critica

concerne il tanto dibattuto tema dell’universale e del particolare, nella contrapposizione di arte e storia potremo, soltanto con alcune modifiche

Pagina 263

Il divenire della critica

). E questo per ovvie ragioni: se un’opera appartiene al passato, tanto più a un passato ormai decantato dalla storia, è evidente che su di essa

Pagina 27

Il divenire della critica

, di architettura e scultura, di musica e pittura, ecc. Tanto che molto spesso non avrebbe senso catalogare tra le «arti visuali» degli spettacoli che

Pagina 35

Il divenire della critica

quel tanto di plastico che il colore non saprebbe dare); ma oltretutto ha saputo fondere pittura e scultura in una forma visuale che Fontana stesso

Pagina 45

Il divenire della critica

importanti pittoricamente) postimpressionisti francesi. Ma tra il «taglio» d’un Klimt e quello d’un Renoir (tanto per fare un nome giustamente

Pagina 50

Il divenire della critica

nettamente tanto ai giochi informali e tachisti, che a quelli (cui presto accenneremo) del «segno» e del «gesto», attraverso una più meditata ricerca dei

Pagina 57

Il divenire della critica

Tanto in Hartung, come in Vedova e in Michaux (il poeta che attraverso la mescalina ha déclanché la produzione di sottili universi composti di segni

Pagina 60

Il divenire della critica

Eppure non ritengo che sia giusto di far partire dal futurismo (e, tanto meno, da altri movimenti europei coevi come il cubismo o il rayonnismo) i

Pagina 71

Il divenire della critica

’invecchiamento e alla progressiva perdita di efficacia del tachisme - dell’informale - tanto nel suo aspetto più tipico di «pittura a macchie e a dripping

Pagina 77

Il divenire della critica

; ma, d’altro canto, siccome tale pericolo esiste comunque e tanto più esiste quanto più «rara» è l’opera d’arte, forse col fatto di metterne in

Pagina 88

Il divenire della critica

telos della sua creazione, cui viene indirizzato ogni sforzo tanto da parte degli artisti «programmatori» che da parte dei neofigurativi, mi sembra

Pagina 94

Il divenire della critica

Ma, mentre i dipinti di Pollock e degli altri espressionisti-astratti prescindevano, quasi sempre, da ogni riferimento alla realtà circostante, tanto

Pagina 97

Il divenire della critica

scultura; ed è appunto quello che hanno fatto Rauschenberg (tanto coi suoi combines che con le sue più recenti serigrafie fotografiche) che tutti gli altri

Pagina 98

Il divenire della critica

» tanto per la borghesia che per le «masse», e un rinsanguamento di nuova linfa vitale per l’arte sofisticata ed estenuata delle élites. Se i frutti di

Pagina 99

Cerca

Modifica ricerca